Carpagonismo * il mondo del Carp Fishing agonistico
 

Lesioni provocate dall'uomo

 

Una delle problematiche del "catch & release" consiste nello stabilire in quale misura l'uomo riesca a limitare i danni, provocati da tutte quelle azioni che hanno come risultato finale il rilascio del pesce.

L'uso di materiali inadeguati, risulta alla lunga più dannoso di qualsiasi altra pratica venga messa in atto, per la manipolazione del pesce dopo la cattura ed il principale inquisito è il "guadino" o meglio la rete del guadino.

Le parti più esposte a lesioni, sono la pinna dorsale e la pinna anale.

La caratteristica seghettatura del primo raggio di queste pinne, favorisce l'ingarbugliamento della rete intorno a quest'ultimo, provocando la lesione del tegumento che unisce gli altri raggi spinosi e la relativa esposizione del tessuto osseo sottostante, con le conseguenze che tutti conosciamo.

Paradossalmente le reti di quasi tutti i guadini studiati appositamente per il Carp Fishing, presentano una maglia più stretta proprio nella zona centrale del sacco, dove avviene il contatto più pericoloso per pinne quando si esercita l'azione di sollevamento del pesce.

Questa azione costringe la rete del guadino ad avvolgere intorno al corpo del pesce favorendo la penetrazione dei raggi spinosi delle pinne che così si incastrano nelle maglie.

Per evitare questo inconveniente, potrebbe risultare utile sacrificare una normale sacca di mantenimento, ritagliando un riquadro di opportune dimensioni da cucire nell'interno del guadino, in modo da creare un doppio fondo protettivo.

Un'altra accortezza da rispettare è quella di utilizzare un materassino per la slamatura di generose dimensioni, munito di un dispositivo che impedisca al pesce di fuoriuscire da esso, durante il probabile dibattimento.

Le scaglie che accidentalmente dovessero staccarsi dall'epidermide, possono essere la causa di irreparabili infezioni fungine, quindi dopo la deposizione sul lettino di slamatura è buona norma "sciacquare" il pesce con la stessa acqua del lago o del corso d'acqua, presa al momento e non prima ed osservare lo stato delle squame, in modo da intervenire tempestivamente con un adeguato disinfettante, possibilmente senza toccare con le mani, il punto interessato.

Queste elementari regole potranno evitare quanto si vede nelle immagini a fianco, oltre a prolungare la vita dei pesci che potranno riprendere, dopo la cattura, tutte le loro normali attività.

 

 
affiliazione    calendario   circolare   club   download  faq  F.I.P.S.A.S.   foto   home page   iscrizioni   itinerari   link   news   organizzazione   regolamenti   scienza   schemi   tecnica

webmaster